Domande Frequenti

In questa pagina trovi risposta alle domande più frequenti che mi vengono rivolte. Se hai qualche domanda sulla mia attività, questa è la pagina giusta.
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Informazioni generali

In un periodo di grandi cambiamenti e di incertezza economica, sociale, sanitaria, aumenta l’angoscia, la rabbia, la paura, crescono i disagi personali, l’insonnia e l’ansia per un futuro tutto da decifrare.

In Italia l’offerta di psicologi è molto numerosa. Tuttavia, nonostante molte cose siano cambiate nel corso degli anni, purtroppo in Italia è ancora molto presente un atteggiamento di resistenza e pregiudizio verso la figura dello psicologo.

Durante un periodo di crisi, il ruolo dello psicologo può aiutare a superare le difficoltà e a far trovare nuove risorse vitali. È come avere un’àncora in mezzo al mare in tempesta.

A volte, rivolgersi allo psicologo, rappresenta anche un’opportunità quando c’è soltanto bisogno di un confronto o di sentirsi accolti nel comunicare una difficoltà.

La relazione terapeutica, per essere tale, deve riuscire a portare la persona ad esprimersi, a sentirsi accolta, rispettata. Anche se lo psicologo non ha vissuto direttamente quella specifica situazione, attraverso il saper fare e il saper essere, l’ascolto empatico, autentico e attento, è in grado di aiutare efficacemente.

Sicuramente un valore aggiunto è se il professionista ha lavorato bene su se stesso e sperimentato in prima persona l’aiuto terapeutico.

No. Rivolgersi ad uno psicologo e chiedere aiuto è il primo passo per uscire da una situazione difficile ed è un atto di grande  forza non di debolezza.

Per esperienza diretta, anche io molti anni fa, durante un periodo personale di crisi e cambiamento, ho avuto bisogno di un aiuto terapeutico per aiutare a comprendere le difficoltà che stavo vivendo ma avevo mille dubbi, perplessità se rivolgermi o meno ad uno psicologo. Tante le domande in mente: mi avrebbe aiutato a comprendere meglio le mie difficoltà? Sarei stato capace di aprirmi ad una persona che non conoscevo? Potevo fidarmi? Non solo. Avevo anche pensieri del genere: “Non ho bisogno di nessuno”, “non sono malato di mente”, “posso farcela da solo”.

Alla fine poi decisi di rivolgermi ad un professionista e sono stato molto fortunato nel trovare quello giusto per me.

Non sempre è facile trovare la persona giusta. Nessun psicologo potrà andar sempre bene  a tutte le persone che si rivolgono a lui, cosi’come una specifica richiesta di una persona non potrà sempre essere accolta da tutti gli psicologi. 

Un primo incontro conoscitivo serve proprio per verificare la possibilità di un percorso condiviso.

La prima cosa è verificare e chiedere se il professionista è iscritto all’Albo degli Psicologi. Lo Psicologo è un professionista che ha seguito un percorso ben specifico:

  1. Una laurea in Psicologia
  2. Un anno di tirocinio presso una struttura pubblica o privata accreditata
  3. Un esame di stato
  4. Iscrizione all’albo degli psicologi nella regione in cui intende svolgere il suo lavoro.

Essere  iscritto all’Ordine, tuttavia, non garantisce che un professionista sia in grado di risolvere un problema.

Solo il paziente può dire se lo psicologo è bravo oppure no.

Un buon professionista che lavora con le emozioni deve avere capacità di empatia, deve aver lavorato su se stesso e sperimentato in prima persona l’aiuto terapeutico.

Un professionista che sa fare il suo lavoro, non fornisce soluzioni ma cerca di far emergere dalla persona stessa nuove modalità per affrontare i problemi.

Nella migliore delle ipotesi si rischia di non avere nessun beneficio, nella peggiore un aggravamento dei sintomi e della propria situazione.

Molto spesso, quando le persone, involontariamente, si affidano ad operatori non qualificati, sentono di subire una manipolazione per mezzo di aride tecniche, impiegate senza competenza, senza alcun rapporto personale o conoscenza della fonte dei problemi.

Ma l’inconscio delle persone, naturalmente, avverte tutta la superficialità di questa vuota messinscena, e nulla cambia davvero; non fanno che manifestarsi delle resistenze, perché non è avvenuto nessun profondo coinvolgimento, nessun contatto con quelle risorse interne presenti in ognuno di noi che è poi il vero scopo di tutto il lavoro terapeutico.

Inoltre, colui che senza essere uno psicologo, dichiara di essere una persona che può occuparsi di determinate problematiche psicologiche, compie una scorrettezza nei confronti dell’utenza, ma anche un reato penale (violazione dell’articolo 348 del Codice Penale, esercizio abusivo della professione).

Puoi verificare online la mia iscrizione all’Ordine degli Psicologi della Regione Campania, n.9111.

Primo contatto

Basta andare alla pagina dei contatti e utilizzare uno dei canali indicati.

Si certo.  Per qualsiasi dubbio o domanda, sono sempre pronto a risponderti.

Per quanto riguarda i consigli, è necessario chiarire che quando si tratti di ricevere una informazione o un chiarimento su una problematica generale, posso risponderti tranquillamente.

Diversamente,  se si chiede  un parere su che cosa fare in una determinata situazione , senza conoscere la persona e quella specifica realtà, è impossibile  per me rispondere e poter essere di aiuto oltre che poco serio.

Sì, ma prima di iniziare qualsiasi tipo di intervento psicologico, è obbligatorio che io riceva il consenso informato, con il modulo della privacy firmato da entrambi i genitori.

Ricevo presso lo studio a Napoli, ed effettuo anche sedute on line tramite servizi di videochiamata (Zoom, Teams, Skype, whatsapp) , corrispondenza mail, colloqui telefonici.

Tempi e costi

Una sessione può durare da 50 minuti ad un’ora circa per evitare che una parte  importante dell’incontro possa essere troncata per limiti rigidi di tempo.

Il costo varia a seconda del tipo di intervento richiesto e della modalità con cui si effettua la prestazione.  I costi fanno riferimento al tariffario dell’ordine degli psicologi della Regione Campania.

Ogni situazione è diversa perché ogni persona è unica. Si stabiliscono degli obbiettivi e si raggiungono insieme.

Di fronte ai problemi che creano sofferenza psicologica, occorre dedicare un po’ di tempo e pazienza per imparare nuove modalità di soluzioni e modificare vecchie abitudini.

Tuttavia, il mio approccio è di aiutare la persona nel minor tempo possibile con percorsi personalizzati.

In alcuni casi, può capitare, che ci possano essere dei miglioramenti anche già dalle prime due sedute.

Nulla di cui preoccuparsi.  Basterà riconnettersi e si riprenderà la seduta.  Se ci sono molte difficoltà , si recupererà il tempo  mancante, nell’incontro successivo.  Se la connessione cade nei primi minuti e non ci si riesce più a riconnettere,  si avrà il rimborso della seduta.